Dio non fa miracoli, neppure la Domenica delle Palme
E’ comprensibile che un credente pregando Dio, trovi la forza di affrontare i dolori della vita, incomprensibile che immagini un Dio che intervenga per eliminarglieli, i dolori.
Era Domenica delle Palme del 2009. A L’Aquila centinaia di fedeli, cantando e pregando con un ramoscello di ulivo in mano, si recarono in pellegrinaggio alla Madonna Fore, il santuario di San Giuliano. Come la grande folla a Gerusalemme duemila anni fa, cantarono: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!”. Poi tornarono a casa col ramoscello di ulivo e la pace nel cuore. Durante la notte arrivò la tragedia.
Molti fedeli non capiscono. Restano sconcertati. Non capiscono l’assenza Dio. Ma la delusione deriva dal fatto d’avere di Dio un concetto sbagliato. Il Signore non frena i terremoti, non sceglie l’ora in cui arrivano, non calma gli uragani, né i vulcani. Il Signore non fa miracoli, non salva un bambino e ne lascia morire cento, non liquefa sangue rappreso. La fede in Dio può dare solo la forza di affrontare il dolore e le tragedie della vita. Chi crede in questo Dio, nel Signore che non fa miracoli neppure la Domenica della Palme, non rischia delusioni.
Renato Pierri