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30 EURO A UDIENZA, GLI AVVOCATI ROMANI CONTRO L’INAIL:

“È UNA VERGOGNA”

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Fatta la legge, trovato  l’inganno.  La legge in questione è quella sull’equo compenso,  l’inganno invece arriva dall’Inail Sicilia, che in spregio alla disciplina che prevede appunto un compenso equo e dignitoso per l’attività professionale dell’Avvocato, con un bando in scadenza il 12 agosto fissa il compenso forfettario in 30 euro per la sostituzione in udienza davanti al Giudice di Pace, 40 davanti al Tribunale e 45 davanti alla Corte d’Appello.

Durissima la reazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma, da anni impegnato in prima linea in difesa dell’equo compenso in tutta Italia.

“Ci auguriamo che l’Inail ritiri in autotutela questo bando, che non esito a definire non solo illegittimo, ma anche profondamente offensivo per tutta l’Avvocatura e lesivo della dignità professionale dei Colleghi – attacca il Presidente del COA Roma, Paolo Nesta – Viceversa non escludiamo di presentare ricorso al TAR per far cassare il bando. Abbiamo vinto altri ricorsi del genere quando non c’era ancora una legge, figuriamoci adesso”.

Nel merito il bando invita gli Ordini Forensi a costituire un elenco di Avvocati dal quale attingere alla bisogna, fissando i parametri irrisori già detti.

“È evidente che le pubbliche amministrazioni cercano in tal modo di ridurre i costi – conclude Nesta  – ma lo fanno scatenando una guerra fra poveri e approfittando delle condizioni di difficoltà di tanti Colleghi, ai quali si vorrebbero imporre compensi vergognosi come questi”.

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