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L’odontoiatria forense tra passato e futuro: a Siena il 3 e il 4 novembre il XXV Congresso Nazionale SIOF.

Uno sguardo sull’utilizzo e criticità delle tecnologie del futuro: nei prossimi tre anni il 95% dei leader italiani della sanità investirà nell’AI anche se solo 2 medici su 10 pensano che potrà sostituirli del tutto.

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Si terrà a Siena, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche (SIMLA), il 3 e il 4 novembre, il XXV Congresso Nazionale SIOF (Società Italiana di Odontoiatria Forense) dal titolo “L’odontoiatria forense tra passato e futuro”. L’evento, animato dalla presenza di ospiti di rilievo nazionale nel campo dell’odontoiatria e della medicina legale, si terrà all’Hotel NH (Piazza La Lizza 1) a partire dalle 14:30 del 3 novembre e sarà fruibile anche in modalità telematica.

 

Con una accelerazione un tempo inconcepibile – spiega la dott.ssa Gabriella Ceretti, presidente SIOF, illustrando il Congresso -, le nuove tecnologie, intelligenza artificiale, telemedicina, chat-bot, stanno prendendo sempre più spazio nella nostra vita personale e professionale. Tali strumenti, frutti prodigiosi dellingegno umano, consentono tramite procedure miratamente semplificate di raggiungere più agevolmente obiettivi un tempo appannaggio di pochi”.

 

Il futuro della medicina è intimamente legato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale  che ormai continua a registrare incursioni sempre più rilevanti nel supporto per le professioni sanitarie sul fronte diagnostico, mentre un’altra area di grande riferimento è certamente quella relativa ai sistemi di predizione – prevedere l’insorgere di una patologia dalla storia clinica del paziente – ma anche sul fronte farmacologico, nella definizione, cioè, delle migliori cure da fornire o su quello dello screening di numerosissime molecole esistenti (studio dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri). Un rilievo che assume un ulteriore significato considerando le stime di investimento in IA che vedono, nei prossimi tre anni, i leader del settore interessati a iniziare o a proseguire nel 95% dei casi (dati Future Health Index 2023). Dati che vanno comparati anche con una ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale della School of Management del Politecnico di Milano che ha evidenziato come 1 medico su 10 ammette di aver utilizzato chatbot basati su AI per cercare riferimenti scientifici rispetto a una determinata patologia, ma 2 su 10 sono i medici preoccupati di poter essere sostituiti.

 

Elementi che riguardano da vicino anche la medicina e l’odontoiatria sempre più coinvolti nei processi dell’intelligenza artificiale che vanno attentamente seguiti, spiega la dott.ssa Gabriella Ceretti, presidente SIOF, per “ridefinire i limiti dei profili di responsabilità quando l’ambito applicativo è quello della salute e della libera scelta del paziente”. Secondo la presidente, il Congresso costituirà un’occasione ideale per affrontare “criticità e profili di responsabilità nell’uso delle tecnologie del futuro”.

 

Due i giorni di incontri: venerdì focus sulle tematiche legate al mondo Inail ed in particolare verranno analizzate le possibilità di riabilitazioni future e degli interventi di urgenza alla luce delle nuove tecnologie. Nella giornata di sabato verrà analizzato l’uso dell’intelligenza artificiale in medicina e odontoiatria sotto il profilo clinico, giuridico ed assicurativo e come l’introduzione delle nuove tecnologie possa condurre ad un cambiamento del rapporto fra medico e paziente, con le conseguenti inevitabili ricadute nell’ambito dell’etica. Grande attenzione sarà riservata anche alla sempre maggiore incidenza di atteggiamenti aggressivi: tra il 2019 e il 2021 registrate 4.800 aggressioni agli operatori sanitari (dati Inail).

 

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