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Alle 18 di Venerdi 26 aprile 2024 presso lo spazio Multimedial Laboratory Art Conservation (Venezia, Cannaregio, 2589, Fondamenta della Misericordia), si inaugura la mostra

ACQUA

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Mirabile Alchimia

Marie-Haude Steyert – Jean Hurstel

dipinti e fotografie

 

che resterà aperta al pubblico fino al 19 maggio 2024, con il seguente orario : mercoledi’, giovedi’, venerdi 16-20, sabato 15-20, domenica 11-16. Chiuso lunedi’ e martedi’.

L’esposizione è a cura di Roberta Lombardo.

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« Chiare, fresche e dolci acque » cosi’ scriveva Petrarca nel lontano XIV secolo come omaggio a questo elemento fondamentale per la nostra vita, rievocando il suo incontro con l’amata Laura sulle rive del fiume Sorga.

L’acqua è l’elemento più presente nel nostro pianeta. L’acqua è il componente di maggioranza del nostro corpo. Senz’acqua non c’è vita.

L’acqua è il tema scelto dai due artisti, che si esprimono in modi differenti, pittura per Marie-Haude Steyert e fotografia per Jean Hurstel. Marie-Haude e Jean colgono l’occasione per creare un ideale dialogo per la vita. Una tematica che non poteva che partire e mostrarsi a Venezia, città d’acqua per eccellenza. Venezia che è nata sull’acqua che ne caratterizza il suo fascino.

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Marie-Haude Steyert presenta, una decina di opere, molte create per l’occasione,  spaziando dalla pittura a olio su tela agli inchiostri su carta. Il suo percorso denota una ricerca costante e un’evoluzione continua che l’hanno portata dalla figurazione all’astrattismo, per raccontare i viaggi, le atmosfere, le emozioni vissute che intende condividere con il suo pubblico. L’artista stessa dà una chiave di lettura raccontando che « …dal 1997 la mia ricerca si orienta verso un non-figurativo ai limiti delle frontiere tra piano e spazio, densità e leggerezza, presenza e assenza… »

 

Jean Hurstel ritorna a Venezia con un nuovo lavoro di macrofotografia che è il risultato di una ricerca sul tema dell’acqua con la quale l’artista si confronta e sormonta un paradosso : fotografare l’acqua è impossibile a causa della sua trasparenza, ma una moltitudine di riflessi e di luminosità riescono a soddisfare la curiosità dell’artista. Non è forse la missione del fotografo mostrare ciò che non vediamo?  L’acqua, ai nostri giorni, è al centro della sfida posta dal cambiamento climatico, ma Jean Hurstel, grazie a questo elemento, ci fa sognare e ci accompagna in un mondo affascinante ed onirico

 

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Marie-Haude Steyert ha studiato arte figurativa a Strasburgo, dove ha mosso i primi passi come artista. Numerose le mostre alle quali ha partecipato fin dagli anni ’90, esponendo in varie sedi, sia in personali che collettive. Sospesa tra due culture, quella materna bretone, e quella paterna alsaziana, ha saputo portare nei suoi lavori la forza e la diversità caratteristiche di queste due regioni. Da qualche anno si è trasferita nel sud della Francia per arrichirsi di una luminosità diversa che trasmette nei suoi ultimi lavori.

 

Jean Hurstel, alsaziano di nascita e veneziano di adozione, ha scoperto la fotografia a 14 anni, quando il nonno gli regalo’ la prima macchina fotografica. Gli studi prima e una carriera come dirigente di aziende poi non gli consentirono di applicarsi quanto avrebbe voluto a questa passione. Approfittando di ogni occasione libera per cimentarsi nei vari aspetti di quest’arte, qualche anno fa è approdato alla macrofotografia. Inizialmente ha indirizzato la sua ricerca sul mondo animale. Poi è stato ispirato dal cibo. Negli ultimi due anni ha trovato il proprio filone indagando gli elementi della natura soffermando l’attenzione in particolare sull’acqua.

In mostra è disponibile il volume « l’œil gourmand… » testimonianza del lavoro che Jean Hurstel ha dedicato al cibo, edito da Gambier&Keller

 

 

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