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Mercoledì 17 aprile 2024 ore 15

Accademia di Belle Arti di Brera, Aula 5

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Milano, via Brera 28

 

Presentazione del

PREMIO DI SCULTURA GABBIONETA 2024

RIVOLTO AD ARTISTI UNDER 40

 

Introduce

Maria Cristiana Fioretti Direttrice Scuola di Decorazione

 

Intervengono

Angela Madesani Curatrice del Premio Gabbioneta

Giovanna Sereni HR Director Trillium Pumps Italy

 

 

Il PREMIO DI SCULTURA GABBIONETA, promosso da Trillium Pumps Italy – Gabbioneta Pumps e rivolto ad artisti under 40, è giunto alla Nona Edizione. Il nuovo bando sarà presentato presso l’Aula 5 dell’Accademia di Brera mercoledì 17 aprile alle ore 15. Intervengono l’artista Cristiana Fioretti, Direttrice Scuola di Decorazione, la storica dell’arte Angela Madesani, curatrice del Premio e Giovanna Sereni, HR Director dell’azienda promotrice, la Trillium Pumps Italy. L’incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti.

 

La partecipazione al Premio è gratuita. I progetti dovranno essere consegnati entro il 30 maggio 2024 e dovranno includere il pezzo meccanico (in originale), il Pick-up Tube, prodotto dall’azienda.

Il concorso, nato nel 2016, ha lo scopo di tramandare la storia e l’identità di una storica azienda italiana, conosciuta in tutto il mondo per la progettazione e produzione di pompe centrifughe di altissima qualità, la Gabbioneta Pumps – fondata nel 1897, da qualche anno entrata a far parte del gruppo americano Trillium.

Il pick-up tube è il cuore di una pompa Rotojet ed è ispirato ad un tubo di Pitot. Inventato da un ingegnere francese, Henri Pitot, all’inizio del XVIII secolo, il tubo di Pitot fu sviluppato a metà del XIX secolo fino a raggiungere la sua forma moderna, ampiamente utilizzata per determinare la velocità degli aerei, la velocità sull’acqua delle barche e la velocità di liquidi, aria e gas utilizzati nell’industria. In una pompa il liquido, dopo essere stato accelerato da un rotore, entra nell’apertura di questo dispositivo dove la velocità tangenziale, anziché essere misurata, viene trasformata in pressione e fluido convogliato alla flangia di scarico. Le pompe Rotojet sono utilizzate in un’ampia gamma di applicazioni industriali a bassa portata e alta pressione.

L’opera sarà collocata all’interno dell’azienda a Nova Milanese. Nella zona KPI (Key performance indicator) di stabilimento (ovvero nell’officina meccanica dove vengono realizzati i pezzi di altissima ingegneria che formano le pompe per la raffineria Oil & Gas realizzate dall’azienda)

 

«Sin dalla prima edizione del premio – afferma la curatrice Angela Madesani – abbiamo chiesto ai candidati di progettare una scultura partendo da un pezzo prodotto dall’azienda. Da un certo punto di vista l’inserimento del pezzo potrebbe essere considerato un limite, ma da un altro è uno stimolo alla progettazione, che rende questo premio unico e complesso al tempo stesso».

 

Il vincitore e i finalisti saranno scelti da una Giuria formata da Angela Madesani, Maria Fratelli, Nada Pivetta, Roberto Rocchi, Roberto Rizzo, Giovanna Sereni, Giorgio Tomasi.

L’autore del progetto vincitore riceverà un compenso di € 5.000,00 (Iva esclusa) per la realizzazione dell’opera. Il bando scade il 30 maggio 2024

 

Il premio è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e si avvale dei patrocini di Regione Lombardia e del Comune di Milano.

Ideato da Giovanna Sereni, responsabile delle Risorse Umane di Trillium Pumps Italy, esso continuerà nei prossimi anni con l’intenzione di poter dar vita a una collezione che possa in futuro essere esposta in musei e gallerie nazionali e internazionali.

 

La partecipazione al Premio è gratuita

Al progetto vincitore sarà dedicata una piccola monografia bilingue edita da Nomos Edizioni, con un’intervista all’artista a cura di Angela Madesani.

 

L’azienda organizza visite su appuntamento per il pubblico (Tel. 0362.17331).  Oltre alle opere vincitrici delle passate edizioni è possibile vedere le fotografiche di Silvia Gazzola, Alberto Messina, Bernadette Pedote, Luca Rotondo con immagini della vecchia sede dell’azienda a Sesto San Giovanni e di quella nuova a Nova Milanese.

Le opere vincitrici delle passate edizioni sono: Beholder in pietra di Fossena (2016) di Daniele Nitti Sotres; Fusione in argille refrattarie e grafite, plexiglass e specchio (2017) di Estelle Casali ed Emanuela Perpignano; Supported in mdf nero (2018) di Giuseppe Buffoli; Conversazioni in legno di Ismaele Nones (2019); Pneuma (2020) in legno e metallo di Davide Tagliabue; La cultura dello scarto (2021) di Marta Fresneda Gutiérrez; New Zealand’s Sky (2022) in ferro zincato e acciaio inox di Lucia Amitrani; Storia di una sorgente non ancora nata, di Lorenzo Gnata realizzata in 3D con filamento PLa e acciaio inox.

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