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OPERAZIONE LIBRA – Sequestro preventivo di quasi 1 milione di euro ad un soggetto contiguo alla cosca emiliana della ‘ndrangheta da parte del tribunale di Bologna, su proposta del questore di Reggio Emilia.

 

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«Ringrazio la Guardia di Finanza di Reggio Emilia, per l’attività svolta contro la cosca di ‘ndrangheta emiliana attivata grazie ad uno spunto investigativo offerto dall’indagine “Aemilia”». È il commento del Presidente Nicola Morra della Commissione parlamentare antimafia alla notizia dell’arresto odierno di un imprenditore operante nel territorio emiliano.

«Le inchieste giudiziarie precedenti – spiega Morra – avevano ben dimostrato come la cosiddetta “‘ndrangheta emiliana” riuscisse ad infiltrare l’economia locale, quella nazionale ed in alcuni casi quella estera».

Le attività avviate all’alba hanno coinvolto ben 30 operatori impegnati in cinque diverse località della provincia Reggiana. «L’ottimo lavoro svolto ha portato al sequestro di 9 immobili con terreni annessi, ditte operanti nel settore edile, conti correnti e auto ad un imprenditore edile originario di Crotone, il tutto per un valore che supera il milione di euro».

«Grande impegno – commenta il Presidente Morra – nelle indagini svolte in 7 mesi della divisione anticrimine della questura di Reggio Emilia grazie anche al supporto della Guardia di Finanza. L’incrocio dei dati delle transazioni bancarie del soggetto posto sotto osservazione hanno portato a comprendere che il tenore di vita non potesse essere congruo alle entrate. Ingenti somme di danaro, infatti, venivano utilizzate per acquistare proprietà per conto di esponenti del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano».

«Queste attività continuano a dimostrare quale sia la diffusione su tutto il territorio nazionale della ‘ndrangheta. La Commissione antimafia sta lavorando per dare al Parlamento ulteriori strumenti di contrasto al fenomeno mafioso».

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