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Sommario: RIFLESSIONI  SULL’ UCRAINA (la guerra è un disastro umanitario e danneggia tutti, anche Putin, cosa fare per limitarla? Per esempio se la NATO vuole la pace  non accetti l’Ucraina nella Alleanza ma in cambio chieda il ritiro russo. Attenti con le sanzioni: il rischio – a differenza degli USA – è che perdiamo più noi che loro) – TROPPI  302 TRASFORMISTI (o traditori?): un terzo del Parlamento ha cambiato casacca in 4 anni, c’è chi ha cambiato fino a 6 volte il gruppo di appartenenza: va posto un freno) QUANDO HA RAGIONE MATTEO RENZI (il preconcetto politico non deve violare le norme di legge, come probabilmente ha fatto la Procura di Firenze) – SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA (la piccola storia di un cittadino che per  aver “rubato” 67 euro si è visto distruggere l’immagine: se si arresta uno spacciatore, perché di lui si pubblicano invece solo le iniziali? Serve un criterio generale) – OSPEDALI NEL VCO (prosegue la polemica infinita sulle localizzazioni ospedaliere nella nostra provincia; raccolta di firme e controfirme)

 

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RIFLESSIONI SULL’ UCRAINA

Ho sempre cercato di capire e a volte difendere le posizioni di Vladimir Putin, ma non si può tollerare l’attacco militare russo all’Ucraina, un vero e proprio disastro umanitario e alla stessa stabilità europea, soprattutto perché le forze armate russe hanno attaccato in tutto il paese e non solo occupato alcuni distretti dell’Ucraina orientale che sono “russi” per lingua, religione, tradizioni, costumi e di fatto non erano più controllati da Kiev già da diversi anni.

Una scelta sbagliata e pericolosa per tutti anche se dobbiamo ricordare che questa situazione è nata perché Stalin ha “inventato” una repubblica dell’Ucraina senza minimamente tener conto della storia centenaria di quei luoghi, esattamente come ha fatto per le repubbliche del Caucaso: il suo obiettivo era distruggere, mischiare e smembrare le diverse etnie nazionali ed i frutti avvelenati della follia comunista sono ancora velenosi un secolo dopo.

Queste “repubbliche” sino al 1989 erano stati-fantoccio nelle mani di Mosca, ma dopo la dissoluzione dell’URSS oggi sono paesi sovrani e nazioni indipendenti.

Alcune di loro (come gli stati baltici) avevano una propria storia, l’Ucraina molto meno. Nella situazione attuale se gli USA, la NATO e l’Europa vogliono davvero la pace impongano embarghi e sanzioni, ma dichiarino che in cambio di un ritiro e di una smobilitazione russa l’Ucraina NON entrerà nell’Alleanza Atlantica, si impegnino a difenderne l’indipendenza, ma tolgano a Putin il pretesto dell’invasione ovvero il timore di ritrovarsi forze armate “nemiche” sul confine di casa.

Circa invece le SANZIONI condivido quelle imposte a banche e società finanziarie russe, ma è autolesionista imporle sulla vendita dei prodotti commerciali alla Russia che sostengono il nostro export viste anche le ripercussioni sulle aziende italiane e soprattutto sulle nostre principali fonti energetiche.

Gli USA non rischiano niente in questa crisi, noi invece rischiamo tutto: l’inter-export UE-Russia è DIECI VOLTE quello americano e mi disturba nel profondo che – al solito – gli “affari” li facciano così le grandi aziende americane soprattutto nel settore degli armamenti, quelle che vivono preparando le guerre sulla pelle dei popoli che poi – purtroppo – devono subirle. Sullo sfondo la Cina (e l’Iran) si fregano le mani: questa volta il “bieco occidente” è rimasto incastrato.

(testo del 24.2.22, ore 16, visto che la situazione cambia di continuo)

 

TROPPI 304 TRASFORMISTI (o traditori?)

Nell’attuale Parlamento, su 945 eletti tra Camera e Senato ci sono stati in 4 anni ben 304 cambi di partito. Non è un record visto che nella precedente legislatura erano stati anche di più, ma è un fenomeno che in qualche modo va regolamentato perché se la Costituzione dichiara gli eletti “Senza vincolo di mandato” c’è una coscienza che dovrebbe valere per tutti, visto che quando ti candidi prendi dei voti “politici” e non più personali viste le liste bloccare.

Non si può continuamente saltare di qua e di là come Giovanni Marilotti il senatore che ha cambiato più casacche in questa legislatura: sei volte. Nel M5S prima, nel Gruppo misto poi, emigrato successivamente nel Gruppo per le autonomie (Svp-Patt, Uv), si è quindi trasferito nel Gruppo Europeisti-Maie-Centro Democratico e poi di nuovo nel Gruppo misto, atterrando nel gruppo Pd dal 15 aprile 2021.

Segue con cinque cambi il senatore Saverio Bonis, eletto anche lui nelle file del M5S e poi passato al Gruppo Misto, di qui al solito Gruppo Europeisti-Maie-Centro democratico, per poi fare ritorno al Gruppo misto e passare infine dal 19 gennaio 2022 in Forza Italia. Alla Camera il record è invece dell’ on.le  Maria Teresa Baldini che da destra a sinistra ha attraversato in cinque salti tutto l’emiciclo. Infinita poi – come nella classifica dei capo-cannonieri – la lista di quelli che hanno cambiato “solo“ 3 o 4 volte. Oltretutto sia ben chiaro che i cambi non sono di solito per questioni ideologiche: la realtà è che ogni eletto rappresenta un investimento (leggi: pingui contributi) per i vari gruppi parlamentarti di appartenenza che li incassano per conto del parlamentare e poi – evidentemente – li rigirano in gran parte ai diretti interessati.

Possibile che non si possa e si debba porre fine a questo sconcio?

 

RENZI HA RAGIONE

Nei giorni scorsi Matteo Renzi si è scagliato in Senato contro i magistrati di Firenze che hanno bypassato il parlamento usando contro di lui intercettazioni private senza autorizzazione. I lettori sanno come spesso ho criticato il leader di Italia Viva, ma questa volta credo avesse ragione. Non sta a me giudicare se la sua associazione OPEN sia più o meno una associazione a delinquere o un modo furbo (ma scorretto) per aggirare la legge sul finanziamento pubblico dei partiti, resta il fatto che la Costituzione andrebbe più o meno applicata anche dai Magistrati che quindi dovevano chiedere l’autorizzazione a farlo. Spiace anche  vedere che il voto parlamentare sia stato influenzato anche questa volta dalle diverse appartenenze politiche, tanto che Renzi è stato “salvato” alla fine proprio dal centro-destra. Ovvio che se la vicenda fosse solo un tentativo di Renzi di rinviare il suo processo sarebbe un imbroglio, ma se i magistrati fiorentini si fossero comportati più correttamente sarebbe stato molto meglio per tutti.

 

GIUSTIZIA: DANNI, PRIVACY E RISARCIMENTI

Una piccola vicenda che ho notato nei giorni scorsi. Una persona con un incarico pubblico avrebbe usato l’auto di servizio in modo improprio e per questo è stata denunciata da una lettera anonima. “Dopo sei mesi di indagini, appostamenti e controlli” (dicono le cronache) mobilitando diversi organi dello stato il colpevole è stato smascherato e denunciato: 67 (sessantasette!) euro il danno erariale conteggiato.

L’interessato ha pagato 500 euro di indennizzo, è stato “messo in prova” per alcuni mesi ai servizi sociali e alla fine ha concluso il suo iter giudiziario, ma la pubblicazione finale della notizia con nome e cognome gli ha causato un danno di immagine catastrofico. Perché il suo nome è finito in tutte le news locali se per l’arresto di uno spacciatore di droga si comunicano pudicamente solo le iniziali? E valeva davvero la pena di dar corso alle indagini per mesi, una volta capita la portata del reato? Una diffida o una multa non avrebbero raggiunto lo stesso scopo facendo risparmiare migliaia di euro di soldi pubblici?  Decidere se e quando pubblicare o meno i nomi di indiziati, condannati e vittime deve essere però un principio ben chiaro e valido per tutti, perchè spesso vale molto di più di infiniti e inutili moduli burocratici per la “privacy”!

 

SANITA’ NEL VCO

Prosegue, con un copione che va in scena da decenni, la lunga “telenovela sanitaria” del VCO.

Un ospedale unico o mantenere i tre mezzi ospedali esistenti?

Credo che quello che sostenevo 25 anni fa sia ancora la cosa più giusta: per migliorare la qualità sanitaria e ridurre la mobilità passiva serve un’unica e moderna struttura per i casi acuti e gravi che venga realizzata in un luogo veramente baricentrico del VCO, mantenendo quanto esistente per i servizi non urgenti ad una popolazione sempre più anziana.

La Regione già decenni fa indicò la sede ideale della nuova struttura a Gravellona Toce, poi spostata ad Ornavasso per le pressioni ossolane, poi a Piedimulera per gli stessi motivi, infine – la notizia è degli ultimi mesi – direttamente a Domodossola. Una scelta finale (?) assurda non per motivi campanilistici ma funzionali, logici, pratici, eppure si fa finta di non volerlo capire.

Restano così gli ospedali esistenti con reparti ad arlecchino, “antenne”, letti divisi tra sedi diverse con personale insufficiente in un disperato tentativo di risparmiare su tutto. La scelta di localizzare emodinamica a Domodossola ha di fatto spostato alcuni reparti, si parlava poi di polo chirurgico a Domo e medico a Verbania, ma idee chiare e definitive non ce ne sono e l’ospedale di Verbania soprattutto da due anni è ridotto a posto-Covid e poco di più.

Nel frattempo l’ospedale unico tornava alla ribalta posizionandosi almeno nei progetti nuovamente ad Ornavasso ma – scelta della sinistra regionale – ipotizzandolo a metà montagna e non nella piana, già soggetta a nuovi vincoli idrogeologici dalla stessa regione. Progetto poi franato e naufragato per i maggiori costi e tra le polemiche, tanto che viene ora riproposta come sede provinciale Domodossola (non si capisce se soprattutto per motivi elettorali o meno) ma di fatto siamo fermi al punto di prima.

In questo momento diverse petizioni tirano di qua e di là, alcuni amici mi dicono di pubblicizzare https://chng.it/gj5YfTc8 (è quella che sostiene la necessità di mantenere gli attuali 3 presidi) ed effettivamente – in attesa dell’ospedale che verrà (?) – mi sembra per  ora la richiesta più logica.

 

BUONA SETTIMANA A TUTTI  !!                                                                     MARCO ZACCHERA

 

ps: grazie se mi invierete nuovi indirizzi di potenziali lettori, se invece IL PUNTO smettesse di arrivare informatemi perchè purtroppo succede ogni settimana per blocchi di indirizzo, In questo caso verificate che inavvertitamente nion lo abbiate però trasferito nelkle “spam” ..

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