A BENGASI SI RIUNISCE IL GRUPPO DI LAVORO SULLA SICUREZZA
Il 25 luglio si è svolto a Bengasi l’incontro del Gruppo di lavoro sulla sicurezza (Swg) del comitato di follow-up internazionale del processo di Berlino. Il colloquio, presieduto dal Rappresentante speciale dell’Onu, Abdoulaye Bathily, e dall’Ambasciatore d’Italia a Tripoli, Gianluca Alberini, ha visto la partecipazione della Commissione miliare congiunta (JMC 5+5) e degli Ambasciatori dei principali Paesi interessati al dossier.
“Gli sforzi della Camera dei Rappresentanti e dell’Alto Consiglio di Stato sono un passo importante; tuttavia, le leggi elettorali allo stato attuale non faciliterebbero il successo delle elezioni. È necessario un ulteriore lavoro per perfezionare i progetti di legge, colmando le lacune legali e tecniche identificate dall’Alta Commissione elettorale nazionale. Esortiamo le principali parti interessate e le istituzioni libiche a raggiungere una soluzione inclusiva sulle principali questioni politicamente contestate”, ha affermato Bathily, evidenziando inoltre il lavoro della JMC 5+5 sul mantenimento del cessate il fuoco. Nel suo discorso come co-presidente del Swg, l’Ambasciatore Alberini ha voluto sottolineare l’importanza di svolgere questa riunione in Libia: “Questo primo incontro a Bengasi è un traguardo importante, e sono orgoglioso che l’Italia abbia potuto contribuire ad esso”.
Il Swg è nato dal Processo di Berlino per la Libia, un processo promosso dalle Nazioni Unite e ospitato dal governo tedesco nel 2020, per creare un consenso tra gli Stati membri dell’organizzazione internazionale interessati alla crisi libica. L’incontro del 25 luglio è il secondo che si svolge direttamente nel Paese nordafricano, dopo quello svoltosi a Tripoli il 24 maggio.
