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Rivelato scandalo di corruzione diffusa in un’area con concessione per la caccia al trofeo in Botswana 

 

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Un audit finanziario trapelato e recentemente ottenuto dal giornalista Jared Kukura di Wild Things Initiative, ha rivelato casi diffusi di corruzione in una delle aree principali per la caccia al trofeo e la conservazione del Botswana, ovvero la NG13 vicino al delta del Okavango. L’audit è stato realizzato a seguito di un’indagine del 2022, svolta dal Sunday Standard, che ha rilevato abusi da parte dell’operatore di caccia che ha ottenuto il monopolio sull’area in concessione per attività venatorie. Questa storia è resa pubblica a seguito della morte di due elefanti maschi con zanne eccezionalmente grandi e lunghe, detti “big tusker”, nella stessa zona, provocando l’indignazione dell’opinione pubblica.

 

Sarah Veatch, Director of Wildlife Policy di Humane Society International, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Questo è uno dei peggiori casi di corruzione che ha coinvolto l’industria della caccia al trofeo e le élite locali che si sono appropriate dei presunti ‘benefici economici’ della caccia al trofeo. È stato smascherato il ‘greenwashing’ messo in atto dalla lobby della caccia al trofeo secondo cui questa pratica è ben regolamentata e sostiene le comunità locali.

 

Questa notizia accende i riflettori su verità da tempo note su questa industria, ovvero che opera senza un serio controllo, che acuisce le disuguaglianze sociali ed economiche e che ha come fine sfruttare e generare profitto per sé stessa. 

 

Per anni la lobby della caccia al trofeo ha presentato la NG13 come esempio virtuoso dei benefici portati alle comunità locali dal business della caccia al trofeo, arrivando a dire che sia indispensabile per il loro sviluppo. Tuttavia questo audit supporta le affermazioni delle comunità che si sono pronunciate contro la caccia al trofeo, definendola immorale, sfruttatrice e non determinante nella composizione del reddito familiare. L’oggettificazione della fauna selvatica da parte dell’industria della caccia al trofeo e la celebrazione dell’uccisione di specie rare e in pericolo di estinzione, ha portato a una corsa verso il fondo morale ed ecologico.” 

 

Humane Society International chiede l’introduzione di divieti di importazione dei trofei di caccia ottenuti da specie minacciate e in pericolo di estinzione e sollecita i professionisti che operano nell’ambito dello sviluppo internazionale a individuare e promuovere industrie compatibili con il benessere della fauna selvatica e delle comunità.

 

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere il Blog dedicato di Kitty Block, Presidente e Amministratrice delegata di Humane Society of the United States.

 

 

FINE 

 

Contatto:

Eva-Maria Heinen, Communications & PR Manager Italia/Germania: emheinen@hsi.org; 3338608589

Martina Pluda, Direttrice per l’Italia: mpluda@hsi.org; 3714120885

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