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LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA TENDE A GARANTIRE I DIRITTI ACQUISITI ED A CREARE LE CONDIZIONI PER TUTELARE I GIOVANI AVVOCATI.
Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti

CASSA FORENSE : RICORSO AL TAR PER LA SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO INTEGRATIVO MINIMO DA PAGARE ENTRO IL 30/9/23

– INFO N° 612 –

A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti

Cari colleghi, 

molti di voi ci stanno chiedendo chiarimenti sulla prossima scadenza, del 30/09/2023, della quarta rata dei contributi minimi 2023, preoccupati dal fatto che sarà di circa 1850,00 euro.

L’importo suddetto risulta molto superiore rispetto alle altre 3 rate non solo per l’aggiunta del contributo maternità e l’inflazione dell’8,1%, ma anche per l’inserimento del contributo minimo integrativo di 770,00 euro.

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Questa voce è stata aggiunta in quanto il Ministero competente ha imposto al nostro ente di richiederlo.

La Cassa Forense per evitare di essere costretta a richiedere la suddetta somma agli iscritti ha presentato ricorso al TAR.

Ad oggi non conosciamo l’esito del ricorso. Comunque Vi riportiamo quanto indicato nel sito istituzionale.   

CASSA FORENSE INSISTE PER LA SOSPENSIONE DEL CONTRIBUTO INTEGRATIVO OBBLIGATORIO NELL’ANNO 2023

In ossequio a specifica delibera del Comitato dei Delegati in data 17 marzo 2023, il cda di Cassa Forense ha rivolto formale invito ai Ministeri Vigilanti a voler riesaminare il provvedimento con il quale questi ultimi di fatto impongono la riscossione del Contributo minimo integrativo obbligatorio per l’anno 2023.

L’Ente di previdenza degli Avvocati Italiani ha comunque presentato ricorso al Tar del Lazio per garantire la tutela più ampia dei diritti dei propri iscritti.

La vicenda, come noto, risale al marzo scorso, quando i Ministeri hanno negato l’approvazione della delibera del 16 settembre 2022 del Comitato dei Delegati che estendeva anche al 2023 l’esonero dal pagamento del contributo integrativo minimo, già sospeso nel periodo 2018/2022.

La delibera in questione era funzionale all’entrata in vigore, a partire dal 2024, della riforma strutturale della Previdenza forense, già all’esame degli stessi Ministeri; l’esonero avrebbe comportato un costo stimato in circa 25 milioni di euro, cifra assolutamente compatibile con gli equilibri finanziari di lungo periodo dell’Ente.

Di parere diverso i Ministeri Vigilanti, di talché Cassa Forense si troverà dunque obbligata a mettere in riscossione, per il 30 settembre 2023, il contributo minimo, rivalutato a € 770,00, salva diversa decisione del Giudice amministrativo o ripensamento degli stessi ministeri vigilanti.

Se non avete ricevuto le nostre ultime comunicazioni ovvero non siete ancora inseriti nella nostra mail list, potete inviarci un messaggio via whatapp al numero 3358238762 chiedendoci di voler ricevere i nostri aggiornamenti, indicando la vostra mail.

 Con la speranza di svolgere nel migliore dei modi il nostro ruolo di rappresentanti di

categoria e salvi eventuali errori, sempre compiuti in buona fede, rimaniamo a vostra

disposizione per ogni eventuale, ulteriore info, anche al numero 3286928765.

Con l’impegno di sempre.

Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti🥰🥰

 

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