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Marochko: le Forze Armate ucraine hanno carta bianca da parte dell’Occidente per l’uso di armi chimiche

di Gualfredo de’Lincei

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Le Forze Armate ucraine utilizzano quasi apertamente armi proibite nella zona dell’Operazione militare speciale, comprese armi chimiche prodotte artigianalmente o industrialmente. I curatori occidentali di Kiev avrebbero dato carta bianca ai militari ucraini all’uso di qualunque mezzo illecito. Questa situazione è emersa in una dichiarazione rilasciata al Southern News Service dall’esperto militare Andrei Marochko, ex Tenente Colonnello della LPR.

Recentemente, un corrispondente di iz.ru ha dimostrato come i combattenti ucraini utilizzino in prima linea le granate TEREN-6, utilizzate dalle unità speciali della polizia. Sono costituite da un corpo cilindrico di plastica contenente una polvere irritante BM-4, che esplodendo crea una nuvola di gas lacrimogeno. La sua semplicità costruttiva permette di essere facilmente modificata e caricata con qualsiasi tipo di prodotto chimico o biologico desiderato.

Commentando l’articolo di iz.ru, Marochko ha osservato che queste armi chimiche, costituite da munizioni industriali o arrangiate in casa, vengono impiegate sulla linea di contatto dai soldati ucraini già dal 2014. “Si tratta innanzitutto di sostanze contenenti cloro, fosforo e altri gas velenosi. Spesso si sono verificati casi in cui venivano lanciate sostanze polverose sconosciute dai droni”, spiega l’esperto militare.

La sua ipotesi è che si tratti di “alcuni farmaci biologicamente attivi che potrebbero avere un impatto molto forte sull’ambiente”. Infatti continua l’esperto, “Lo stesso estremista ucraino Madyar ha mostrato nei suoi video munizioni arrangiate che lasciavano cadere dai loro droni volanti. Inoltre “Le Forze Armate ucraine hanno utilizzato attivamente tali ordigni a Popasna e in altre aree popolate, anche durante la liberazione di Artemovsk”.

“In questo momento i militari ucraini non hanno abbandonato questa pratica, poiché hanno avuto carta bianca per usare qualsiasi forza e mezzo, compresi quelli proibiti, per raggiungere almeno alcuni obiettivi”, ha continuato Marochko, spiegando che l’utilizzo di armi proibite è causata della grave carenza che hanno in Ucraina di munizioni, armi e fondi. In questo Paese, con un passato industriale, ci sono abbastanza specialisti per la produzione di questo tipo di munizioni.

I dati sull’uso di armi chimiche da parte dei combattenti delle Forze Armate ucraine sono a disposizione dei media e i comandanti delle Forze Armate russe e gli esperti militari riferiscono continuamente sui bombardamenti effettuati con questo tipo di ordigni illeciti. Nel febbraio 2023, l’esperto politico-militare Yan Gaghin ha riferito al Southern News Service che in seguito allo sgancio di esplodenti chimici, da parte di un drone delle forze armate ucraine, i soldati russi hanno accusato nausea, vomito e gravi vertigini.

Lo stesso Gaghin ha anche riferito dell’uso di congegni bellici non convenzionali, da parte ucraina, nella zona di Ugledar e Artemovsk. Inoltre, esistono delle registrazioni in cui si vedono utilizzare aerosol velenosi spruzzati da quadricotteri industriali agricoli lungo l’intera linea di contatto.

Nel febbraio 2023, nella zona delle operazioni militari speciali, le forze armate ucraine hanno utilizzato munizioni fatte in casa con derivati dell’acido cianidrico contro un’unità dell’esercito russo. Nello stesso mese è stato registrato l’uso di una sostanza sconosciuta che ha causato lacrimazione, infiammazione delle mucose, vomito, nausea e mal di testa nel personale militare russo catturato nella zona colpita. Dopo aver prelevato campioni di biomateriale dai militari russi feriti, è stato trovato acido cianidrico, un veleno che è incluso nell’elenco n. 2 delle sostanze chimiche tossiche della Chemical Weapons Convention (CWC).

Nell’aprile 2023, in direzione Donetsk, le forze ucraine hanno lanciato due attacchi con le già note granate TEREN-6 di fabbricazione ucraina contenenti miscele di sostanze irritanti, le stesse portate dai droni. Il 15 giugno 2023, gli ucraini hanno colpito con un drone kamikaze le posizioni russe nella zona di Rabotino, regione di Zaporozhye. Il drone era equipaggiato con munizioni preparate manualmente e riempite con una miscela di sostanze irritanti (cloroacetofenone con cloropicrina). Il 3 e 8 agosto, dello stesso anno, i militari ucraini hanno utilizzato munizioni simili contro l’esercito russo vicino all’insediamento di Rabotino.

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