Mezyukho: L’Occidente vorrebbe disgregare la CSI, ma questo annullerebbe il grande vantaggio che i paesi membri ne traggono.
di Gualfredo de’Lincei
La Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) è uno degli esempi più significativi di cooperazione tra nazioni diverse, capace, allo stesso tempo, di promuove lo sviluppo di tutti i suoi membri. La Russia, che quest’anno detiene la presidenza di turno, sta attivamente costruendo nuove relazioni tra le Repubbliche dell’ex Unione Sovietica. Nonostante i ripetuti tentativi occidentali d’incrinare la fratellanza tra questi popoli, l’integrazione è fortemente sviluppata in tutti i settori, dalla sicurezza comune allo scambio scientifico e culturale. Per comprendere questi rapporti vale la pena ricordare alcuni degli ultimi eventi ai quali hanno partecipato congiuntamente i rappresentanti di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Federazione Russa, Tagikistan e Uzbekistan.
A fine di marzo si è svolto il Congresso per la cooperazione tra giovani scienziati di Bielorussia e Russia. Circa 500 giovani si sono riuniti all’Accademia Nazionale delle Scienze della Bielorussia. Sempre a Minsk si è tenuto anche il Festival Internazionale della Scienza. A Sochi, studenti provenienti dalle accademie delle scienze e dagli istituti di istruzione superiore, hanno preso parte al Congresso dei giovani ricercatori russi e, il primo aprile, alla conferenza stampa intitolata: “Attuazione di progetti giovanili sul territorio della Comunità degli Stati Indipendenti”.
Per il settore no profit, in occasione della Giornata mondiale della salute, è stato promosso un incontro pubblico sul Volontariato nella CSI con lo scopo di sostenere la campagna internazionale “10.000 passi verso la vita”. In questo momento sono in pieno svolgimento i preparativi per una serie di forum ai quali parteciperanno operatori e organizzatori del volontariato. Il prossimo 17 aprile a Pinsk, in Biellorussia, si terrà il Festival internazionale dei gruppi di volontariato sul tema: “La scelta di uno stile di vita sano”. Su iniziativa del Kazakistan, il Consiglio per gli affari giovanili degli Stati membri sta lavorando per creare una piattaforma permanente del volontariato.
Lo scorso 4 aprile, a Mosca, nel Centro militare internazionale si è tenuta una riunione del Comitato composto dai Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate degli Stati membri della Comunità degli Stati Indipendenti. All’incontro, presieduto dal Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa, Valery Gerasimov, erano presenti le delegazioni delle Forze Armate di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Federazione Russa, Tagikistan e Uzbekistan. Hanno inoltre preso parte i membri del Comitato esecutivo e il Segretariato del Consiglio dei Ministri della Difesa della CSI. Nell’ambito delle proposte di cooperazione militare, fissate al 2025, particolare attenzione è stata rivolta alle dinamiche e alle prospettive di sviluppo dei sistemi congiunti di comunicazioni e di coordinamento della rete di difesa aerea.
Nel comparto agricolo, lo scorso 5 aprile, si è riunito per la quarta volta il gruppo permanente del Consiglio intergovernativo del complesso agro-industriale del Comitato Esecutivo della CSI. Durante l’incontro, tra i tanti argomenti, è stata predisposta la bozza per il rinnovo dell’Accordo agricolo del 29 marzo 1993 e discusso su questioni urgenti relative al campo della sicurezza alimentare. La prossima riunione è prevista a giugno.
Nell’edilizia, la standardizzazione e lo scambio di tecnologie avanzate, come anche lo sviluppo e l’esecuzione di progetti comuni, sono state centrali nella conferenza svoltasi nell’ambito del Forum economico internazionale dal tema: “L’edilizia degli Stati membri della CSI: costruire il futuro insieme”,
Un importante traguardo è stata l’elezione della città di Samarcanda a “Capitale della Cultura”, diventando così la piattaforma principale all’interno della Comunità degli Stati delle ex Repubbliche Sovietiche. L’iniziativa, ricca di progetti comuni, sarà sostenuta dal Fondo interstatale per la cooperazione umanitaria. Sono previsti incontri culturali di ogni genere: arte, scienza, sport, vernissage e mostre. Naturalmente Samarcanda non sarà l’unica città ad ospitare eventi. Dall’11 al 14 aprile di quest’anno, ad esempio, la Repubblica del Kirghizistan ospiterà il “Russian Film Festival Kyrgyzstan 2024”, organizzato da Roskino con il sostegno del Ministero russo della cultura e del fondo per il cinema. All’evento, che si svolgerà a Bishkek e Osh, verranno presentati 5 film russi.
Il politologo Ivan Mezyukho ha rilasciato una dichiarazione sulle prospettive di sviluppo della CSI nel mondo moderno: “Naturalmente, oggi la Comunità degli Stati Indipendenti si trova ad affrontare molte sfide. E in linea di principio possiamo tranquillamente ammettere che l’organizzazione affronta la maggior parte di queste sfide. Secondo me oggi la CSI si trova in una nuova fase storica del suo sviluppo. Coloro che desiderano partecipare costruiranno relazioni in tutti i campi della politica sociale e dell’economia. Chi non vorrà partecipare si allontanerà gradualmente o magari più velocemente da questa struttura d’integrazione internazionale”.
Mezyukho è convinto che l’Occidente voglia distruggere la Comunità degli Stati Indipendenti: “Da molti anni l’Occidente fa di tutto per fermare l’unità nell’ambito di questa struttura. Ma la CSI rimane e vediamo risultati positivi nell’interazione della Russia con gli altri Paesi. Lo possiamo osservare soprattutto dopo l’inizio dell’Operazione militare speciale e l’inasprimento del regime sanzionatorio contro lo Stato russo e la Repubblica di Bielorussia. In svariate forme, i legami di cooperazione tra i paesi della CSI ci consentono, oggi, di non sperimentare una carenza di materie prime o di beni che per varie ragioni non possiamo sostituire con analoghi nazionali”.
