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TRIPOLITANIA E CIRENAICA: LA POSTA NEL PERIODO OTTOMANO
Di Bruno Crevato-Selvaggi e Piero Macrelli

[…] L’impero ottomano aveva istituito un proprio servizio postale nel 1841, incentrato su Costantinopoli e su rotte terrestri; si era modernizzato nel 1863, con l’emissione dei primi francobolli; l’Impero era stato uno dei paesi fondatori dell’Unione Generale delle Poste. Tripoli era collegata con Costantinopoli con linee regolari di vapori, ottomani o di altre compagnie (Fig.1).

Non si ha notizia precisa dell’istituzione del servizio interno in Tripolitania, che si può datare agli anni Sessanta. Corrieri governativi muniti di borse di cuoio compivano periodicamente visite a città e villaggi secondo un percorso prefissato; dapprima trasportando solo il corriere ufficiale – ovvero le comunicazioni con i funzionari locali – poi anche lettere personali della cerchia del governatore, infine corrispondenza universale. Si trattava di persone di fiducia, che svolgevano il servizio a piedi oppure a cavallo (specialmente per i percorsi litoranei) e soprattutto con mehari, i dromedari da corsa: animali di notevole robustezza e resistenza, erano i più adatti per le piste verso l’interno.  I corrieri viaggiavano con fogli d’accompagnamento, vidimati ad ogni consegna. Questa rete di corrieri si ampliò nel tempo e venne assegnata in appalto.

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Pur svolti con qualche regolarità, non si trattava di servizi molto affidabili, specialmente nei percorsi verso l’interno: non esistevano vere strade carrozzabili né particolari opere d’arte, ma solo le tradizionali piste carovaniere. Molti utenti preferivano utilizzare servizi privati, nonostante le forti multe previste per la violazione alla privativa postale.
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