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Celebrazione del Nowruz a Washington: sostegno alla Resistenza iraniana contro il regime terrorista

Per celebrare l’inizio della primavera e il Capodanno iraniano, si è svolto un incontro all’Ufficio del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI) di Washington D.C. Tra i relatori dell’evento c’erano membri della Resistenza iraniana, nonché figure politiche e ex personalità di governo americane che sostengono il movimento di resistenza iraniano.

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L’ex segretario per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti, il governatore Tom Ridge, ha partecipato al programma come ospite illustre, accompagnato dalla moglie Michelle. Ha riaffermato il suo incrollabile sostegno al Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI) e all’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI), sostenendo la causa di un Iran libero e democratico.

L’evento ha attirato rappresentanti di varie ambasciate a Washington, personalità politiche, consiglieri di senatori e di membri della Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti, nonché giornalisti.

Soufi Saeedi, membro del CNRI che ha organizzato l’incontro, ha rivolto un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti, esprimendo sincera gratitudine per la loro presenza. Evidenziando l’importanza del Capodanno iraniano, ha trasmesso ottimismo per un futuro migliore in Iran, immaginando l’alba di una nuova era caratterizzata da libertà e democrazia.

L’ex vice segretario di Stato ambasciatore Robert Joseph ha messo in guardia contro l’imminente minaccia che il regime iraniano acquisisca armi nucleari entro uno o due mesi. Ha affermato che un simile sviluppo avrebbe conseguenze catastrofiche e ha chiesto un’azione immediata contro il regime.

L’ambasciatore Joseph ha delineato l’obiettivo politico di isolare e destabilizzare il regime, sostenendo al tempo stesso l’opposizione democratica per rovesciare la dittatura clericale. Ha indicato l’importanza di sostenere la Resistenza e il Piano in Dieci Punti proposto dalla presidente-eletta dell’CNRI, Maryam Rajavi.

Concludendo il suo discorso, l’ambasciatore Joseph ha ribadito la necessità di una chiara scelta tra un regime oppressivo e una visione democratica per il futuro dell’Iran. Ha esortato all’azione, esprimendo la speranza per la rinascita dell’Iran e la fine del dominio oppressivo del regime.

L’ambasciatore DeTrani, ex consigliere esperto del direttore dell’Intelligence Nazionale, si è detto grato di poter essere presente all’evento, ricordando il periodo trascorso in Iran prima dell’ascesa dell’attuale regime. Ha indicato la necessità di una forte determinazione ai massimi livelli negli Stati Uniti per risolvere la questione del perseguimento delle armi nucleari da parte del regime iraniano, affermando che questo deve essere sostituito. DeTrani ha elogiato gli sforzi del CNRI e ha chiesto un sostegno continuo al popolo iraniano e a coloro che coraggiosamente resistono all’oppressione in Iran.

Linda Chavezex direttrice dell’Ufficio Pubbliche Relazioni della Casa Bianca, ha espresso il suo profondo legame con il CNRI, descrivendo il movimento come una famiglia, ricordando il suo coinvolgimento trentennale nella causa, anche con la difesa di risoluzioni contro il regime iraniano durante la sua permanenza alle Nazioni Unite.

La signora Chavez ha ringraziato la Resistenza iraniana per avere mantenuto viva la speranza e si è detta felice di partecipare alla celebrazione di primavera, evidenziando il Nowruz come simbolo di rinascita, echeggiato nel movimento di resistenza. Sostenendo il diritto del popolo iraniano alla libertà e all’autodeterminazione, ha lodato Maryam Rajavi come faro per questa speranza di libertà.

L’ambasciatore Lincoln Bloomfield, ex assistente segretario di Stato per gli Affari politico-militari, ha evidenziato la crescente consapevolezza di molti nei confronti dell’Iran. Ha riflettuto sui sacrifici compiuti dai membri della Resistenza iraniana, ricordando il loro impegno e le immense difficoltà sopportate dalle loro famiglie, con separazione e perdite inimmaginabili.

L’ambasciatore Bloomfield ha espresso gratitudine ai membri del CNRI e dell’OMPI, così come agli iraniani “che hanno aperto i loro cuori e condiviso le loro storie, insegnandogli il significato di restare saldi sui principi e di dare priorità ai principi rispetto agli interessi personali”.

Ha esortato gli iraniani a continuare il viaggio insieme nel nuovo anno, mentre la riva lontana si avvicina, simboleggiando un Iran libero.

Il colonnello Thomas Cantwell, l’ex comandante statunitense incaricato di proteggere Camp Ashraf in Iraq, ha rivolto il suo discorso di Nowruz a coloro che ha definito “suoi commilitoni” della Resistenza iraniana, ricordando il suo primo incontro con l’OMPI oltre 20 anni fa. Ne ha elogiati il carattere, la disciplina e la dedizione alla causa, esprimendo orgoglio nel conoscere alcuni di loro che ora si trovano in Albania ad Ashraf 3.

Riflettendo sugli attacchi a Camp Liberty e Camp Ashraf, il colonnello Cantwell ha riconosciuto i sacrifici sopportati, facendo eco ai sentimenti dell’ambasciatore Bloomfield. Ha notato il crescente attivismo in Iran negli ultimi due anni, guidato da una nuova generazione di iraniani che comprendono l’importanza della libertà. Ha evidenziato che la risposta del regime a questo attivismo è stata caratterizzata da violenza, tortura ed esecuzioni, facendo pensare alle sue azioni del 1988 e del 1983.

Il colonnello Cantwell ha ricordato il museo presso il vecchio Camp Ashraf, che mostrava i sacrifici fatti dai membri della Resistenza nella ricerca della libertà. Ha evidenziato l’importanza del loro esempio, onorando la loro storia di sacrificio e determinazione; ha promesso di non dimenticarla né di lasciarla mettere in ombra e ha espresso la speranza che il nuovo anno porti un rinnovato fervore per la libertà tra tutti gli iraniani.

Soona Samsami, rappresentante del CNRI negli Stati Uniti, ha riflettuto sulla resistenza dell’anno scorso nonostante le sfide significative. Ha ricordato il sostegno internazionale ottenuto per il Piano in Dieci Punti di Maryam Rajavi per il futuro dell’Iran e i progressi compiuti dalle Unità di Resistenza

 

all’interno dell’Iran.

La signora Samsami ha elogiato il recente diffuso boicottaggio delle elezioni parlamentari in Iran come un potente messaggio contro la tirannia del regime e ha evidenziato il fermo rifiuto da parte del popolo iraniano di qualsiasi forma di dittatura. Ha indicato il crescente isolamento internazionale del regime a causa della sua ingerenza in Medio Oriente e del suo sostegno alle forze che agiscono per sua procura, riconoscendo l’attenzione globale attirata dalla lotta per la libertà del popolo iraniano e le implicazioni che essa comporta per le dinamiche regionali e globali.

Una delegazione di studenti universitari americani presenti all’incontro ha espresso il proprio sostegno alla lotta dei giovani iraniani per la libertà e per una repubblica democratica in Iran. Hanno elogiato il ruolo del CNRI nel far conoscere la realtà e nell’amplificare le voci dei giovani iraniani.

 

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